Truffe in Cina Truffe in Cina: come rimediare e cosa fare. Molto spesso si sente di imprese straniere medio piccole truffate da fornitori cinesi disonesti. Mentre fino a qualche anno fa era molto difficile riuscire a recuperare i propri soldi, ultimamente le cose in Cina stanno cambiando. Naturalmente, come non ci stanchiamo di ripetere ai nostri clienti, è molto meglio prevenire le truffe piuttosto che cercare i mezzi per porvi rimedio una volta che ci siamo incappati. Il primo passo è far eseguire una verifica commerciale del fornitore. Questa può avere diversi gradi di approfondimento e va proporzionata all’importanza anche economica dell’acquisto che ci apprestiamo a fare. Una verifica commerciale vi permette di accertare quali sono le attività principali dell’azienda cinese, di verificare il possesso delle licenze commerciali necessarie in relazione al tipo di attività svolta e della licenza di esportazione, di ottenere informazioni bancarie, sapere chi sono i proprietari dell’azienda e di accertare se ci sono azioni legali in corso e su quale oggetto e in generale se l’impresa gode o meno di una buona reputazione commerciale. A seconda del tipo di prodotto che intendete importare dalla Cina, può essere prudente anche far eseguire un’ispezione in fabbrica. Inoltre, se si vogliono limitare i rischi non solo di frodi, ma anche di controversie e naturalmente l’importanza della fornitura lo giustifica, è prudente far redigere un contratto di vendita – meglio anche in cinese perché questo accelera i tempi dell’eventuale giudizio innanzi al tribunale o alla corte arbitrale cinese – che contenga le clausole essenziali per rendere il contratto azionabile in giudizio nel caso le cose si mettano male. Prendendo queste precauzioni è molto difficile essere truffati. Truffe in Cina Ma cosa fare se comunque rimaniamo vittime di una truffa da
Problemi di Comunicazione – Fornitori cinesi

Problemi di Comunicazione Problemi di Comunicazione – Quando si fanno affari con la Cina e non si parla la stessa lingua del fornitore cinese oppure la sua conoscenza della lingua italiana o inglese è limitata, il rischio di fraintendimenti è considerevole. L’uso di traduttori automatici come Google non risolve i problemi, anzi spesso li accentua notevolmente. Ammettiamo che tu abbia comunicato chiaramente i tuoi requisiti al fornitore, e poniamo che lui abbia indicato di averli capiti. Il modo in cui il fornitore ha interpretato quello che hai detto può essere molto diverso da quello che volevi dire. E se questo si traduce nella produzione di merci diverse da ciò che si aspetta, hai sicuramente un grosso problema da risolvere. Cercando di negoziare per averwe i tuoi prodotti ri-lavorati può essere un incubo. E, a parte le difficoltà linguistiche, le differenze di comunicazione non verbale possono anche causare problemi. Ad esempio, se si estende il pollice e il mignolo, mantenendo le tre dita centrali sul vostro mano piegata, nel mondo occidentale, questo gesto, il più delle volte, significa fare una telefonata. In Cina però, quel gesto indica il numero sei. Quindi c’è un notevole potenziale di incomprensione. E questo è solo un esempio delle molte migliaia di possibilità di confusione che esistono tra gli occidentali e le loro controparti cinesi. La cosa migliore è quello di coinvolgere una azienda che possa agire da ponte tra te e il tuo fornitore cinese e che può aiutare nelle trattative. Il momento migliore per far entrare in gioco degli esperti è prima di iniziare eventuali trattative con il fornitore cinese in modo da poter aumentare la probabilità che le tue merci arrivino esattamente come le hai ordinate. Per ovviare ai problemi di comnunicazione – e non solo – Fattoincina.com ha preparato un pacchetto di
Lettera di Credito in Cina: Come Funziona

La lettera di credito in Cina è uno strumento di pagamento utilizzato spesso nell’ambito di operazioni di compravendita internazionale, in quanto offre un elevato livello di sicurezza sia per l’esportatore che per l’importatore. La lettera di credito è però uno strumento costoso, conveniente solo quando si tratta di pagamenti di importo superiore almeno a 20-30.000 euro. Inoltre, salvo che per grossi ordini, la lettera di credito non è accettata facilmente dai fornitori cinesi perché questi non si fidano molto dell’efficienza delle loro banche e temono di vedersi bloccare il pagamento, dopo che hanno già spedito la merce, per intoppi burocratici vari. Effettivamente il metodo di pagamento più utilizzato per il pagamento di merci importare dalla Cina è il trasferimento bancario. Utilizzando come metodo di pagamento la lettera di credito, non è necessario il pagamento di un acconto iniziale, in quanto il fornitore ha la garanzia di ottenere dalla banca emittente il pagamento del prezzo dietro presentazione di determinati documenti. Lettera di Credito in Cina La lettera di credito funziona in questo modo: il compratore-ordinante dà incarico alla propria banca (banca emittente)di effettuare un pagamento ad un terzo (venditore-beneficiario), dietro consegna da parte di quest’ultimo di determinati documenti, rappresentativi della merce acquistata dall’ordinante. La banca emette la lettera di credito, con la quale si impegna direttamente nei confronti del venditore-beneficiario a pagare la somma stabilita alla consegna dei documenti rappresentativi della merce indicati nell’incarico ricevuto dal cliente. L’impegno assunto dalla banca emittente nei confronti del venditore-beneficiario è un impegno irrevocabile e incondizionato. Infatti, quando il venditore consegna i documenti stabiliti la banca non può rifiutare il pagamento, potendo solo eccepire che i documenti consegnati sono incompleti o irregolari. Proprio nell’ irrevocabilità dell’ordine di pagamento sta la garanzia per le parti: per il venditore di ricevere il pagamento al momento della consegna